AGCM: sanzione di 3 milioni di euro a Virgin Active Italia per pratiche commerciali scorrette

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria, avviata a dicembre 2024, nei confronti della società Virgin Active Italia e ha irrogato una sanzione di 3 milioni di euro

Il procedimento è partito dopo che l'Autorità ha ricevuto una serie di segnalazioni a partire dal 2024, con un flusso continuato fino a maggio 2025, riguardanti le condotte poste in essere dal personale delle diverse sedi nazionali della società Virgin Active Italia (VAI) nell’ambito delle procedure di presentazione, iscrizione, rinnovo automatico, applicazione degli aumenti, recesso, sospensione e disdetta degli abbonamenti per i servizi di fitness e wellness.

La società. Virgin Active Italia - che nel 2024 ha superato i 100.000 abbonamenti - forniva ai consumatori informazioni inadeguate sui termini e sulle condizioni di adesione, di rinnovo automatico, di disdetta e di recesso anticipato dall’abbonamento. Inoltre ometteva la comunicazione preventiva sul rinnovo automatico dell’abbonamento, sulla data entro cui il consumatore può inviare formale disdetta e non forniva informazioni adeguate sugli aumenti dei prezzi praticati nel corso del 2024. Infine, creava ostacoli all’esercizio della facoltà di risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta.

VAI ha posto in essere iniziative aventi come medesima finalità quella di favorire la prosecuzione inconsapevole e/o forzata degli abbonamenti ai propri servizi da parte della clientela, così da garantirsi il protrarsi della durata di tali abbonamenti e, dunque, percepire i relativi introiti. La pratica commerciale oggetto di accertamento si presta ad arrecare pregiudizio a tutti i clienti di VAI, atteso che anche coloro che non hanno avanzato reclami alla Società o presentato segnalazioni all’Autorità sono stati comunque coinvolti nelle descritte iniziative e ne hanno, pertanto, dovuto sopportare le conseguenze. 

Per effetto di tali condotte, i clienti di VAI sono stati posti nelle condizioni di non poter assumere una decisione consapevole in ordine all’adesione ai servizi da questa offerti e all’esercizio della facoltà di disdetta o di recesso dal contratto e/o hanno visto ostacolato l’esercizio del proprio diritto contrattuale di recesso, finendo per essere vincolati contrattualmente a VAI per un servizio di fatto non richiesto, con conseguente addebito dei relativi costi. 90. Tali condotte appaiono integrare, quindi, una pratica commerciale che risulta scorretta.

Inoltre le comunicazioni di aumenti dei prezzi adottate da VAI, con particolare riguardo agli aumenti tariffari praticati nel corso del 2024, sono risultate incomplete, poco trasparenti e ingannevoli. La carenza ed inadeguatezza informativa attiene ad elementi, come il prezzo dei servizi, i meccanismi di rinnovo tacito del contratto, disdetta e recesso, essenziali per prendere una decisione commerciale consapevole, che devono essere tempestivamente e chiaramente forniti al consumatore e che, invece, non risultano presenti nelle comunicazioni inviate dal Professionista.

Alla luce di queste condottwe AGCM ha deciso di irrogare alla società Virgin Active Italia S.p.A. una sanzione amministrativa pecuniaria di 3.000.000 € (tremilioni di euro).

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