Il Reddito di Libertà è un contributo economico destinato alle donne vittime di violenza, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza e dai servizi sociali. Da oggi 12 maggio è possibile fare domanda per l'anno 2025

Il Reddito di Libertà è un contributo destinato alle donne vittime di violenza, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, residenti nel territorio italiano, che siano cittadine italiane, cittadine comunitarie o cittadine di uno Stato extracomunitario, in possesso di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea.
A chi è rivolto
Il Reddito di Libertà è rivolto alle donne:
- vittime di violenza;:
- residenti nel territorio italiano;
-
- cittadine italiane;
- cittadine comunitarie;
- in caso di cittadine di Stato extracomunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno, comprese le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o di protezione sussidiaria;
- in condizione di povertà, legata a uno stato di bisogno straordinario o urgente, dichiarato dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale;
- seguite da un centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione e da un servizio sociale.
Come fare domanda
La domanda per il Reddito di Libertà viene presentata dalle interessate, direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato, per il tramite del Comune di riferimento, utilizzando il modulo “SR208”, denominato “Domanda Reddito di Libertà”, reperibile nella sezione “Moduli” del sito istituzionale dell’INPS.
I Comuni, a seguito della presentazione della domanda per il Reddito di Libertà da parte dell’interessata, provvedono a inviare la domanda all’INPS per l’acquisizione dal sistema informativo dell’Istituto del codice univoco che riporta la data e l’ora di invio e determina l’ordine in graduatoria su base regionale, per l’accoglimento delle domande nei limiti delle risorse disponibili per la Regione di riferimento dell’interessata.
I Comuni rilasciano all’interessata copia della domanda che riporta nel campo “N. domanda” il numero di domanda indicato dal Comune e il codice univoco rilasciato dal sistema informativo dell’Istituto.
L’INPS accoglie le domande ripresentate, su base regionale, secondo l’ordine cronologico della domanda originaria, nei limiti delle risorse disponibili per il 2025.
I passi successivi
Successivamente alla trasmissione della domanda, il sistema effettua un’istruttoria automatizzata, al fine di verificare la capienza del budget e la titolarità dell’IBAN indicato in domanda, restituendo uno dei seguenti esiti:
- - “Accolta in pagamento”;
- - “Accolta in attesa di IBAN” (qualora la verifica sulla titolarità dia esito negativo);
- - “Non accolta per insufficienza di budget”.
Per l’accoglimento delle domande si tiene conto dell’ordine cronologico (data e ora) di rilascio del codice univoco.
Nel caso di domande non accolte, a decorrere dal 1° gennaio 2026 le interessate possono presentare una nuova domanda
Importo
Il Reddito di Libertà
- ha un importo massimo di 500 euro mensili, concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi;
- è compatibile con altri strumenti di sostegno come l’Assegno di Inclusione.
Il Reddito di Libertà è esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche,