Bonus trasporti, assalto al sito

Che il bonus trasporti fosse una misura gradita, lo si era capito dalla velocità con cui si era esaurito il primo finanziamento di 100 milioni di euro. Il portale, riaperto questa mattina alle ore 8:00, è stato preso d’assalto anche per l’arrivo del nuovo stanziamento di 12 milioni di euro.

La notizia che il CDM dello scorso 25 settembre (tra le altre misure (vedi articolo)) aveva aumentato di 12 milioni di euro il fondo destinato all’attribuzione di un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale o di trasporto ferroviario nazionale, ha riacceso gli entusiasmi.

Già alle ore 08:00:40 ci hanno segnalato che c’erano oltre 41.000 utenti in fila, abbiamo voluto provare qualche ora dopo e precisamente alle 12:16:29 e prima del nostro turno gli utenti erano diventati quasi 468.000, scesi a 179.000 alle 15:23:42. Insomma la giornata si preannuncia ancora lunga. Ricordiamo che i 12 milioni di euro recentemente stanziati equivalgono a 200.000 bonus a cui si devono aggiungere gli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di settembre.

Chi può richiedere il Bonus Trasporti 

Il Bonus è riconosciuto esclusivamente alle persone fisiche che nell’anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20 mila euro. Attenzione perché il reddito è personale, questo significa che in una famiglia, anche se i genitori superano entrambi i 20mila euro, la domanda per i figli a carico può essere fatta ugualmente.

Il buono può essere pari fino al 100% della spesa da sostenere, nel limite massimo di 60 euro, ed è utilizzabile per l’acquisto di abbonamenti annuali o mensili relativi ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Restano esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

Il buono trasporti è nominativo e non cedibile a terzi, inoltre non costituisce reddito imponibile per il beneficiario e non rientra nel calcolo ISEE.

Attenzione, se in famiglia vengono acquistati due abbonamenti (ad es. per i figli) è possibile richiedere due buoni però è necessario fare due domande distinte.

Il portale per ottenere il bonus si trova a questo indirizzo: clicca per il portale. Per accedere è necessario essere in possesso di SPID o CIE. Bisogna fornire le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione e indicare l’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista, nonché il gestore del servizio di trasporto pubblico. Alla fine del processo si otterrà un codice da mostrare al momento dell’acquisto.

Il buono è spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico e deve essere utilizzato entro il mese di emissione presentandolo alle biglietterie del gestore del servizio di trasporto pubblico selezionato; il quale a sua volta accede al portale verificandone la validità. In caso positivo viene subito rilasciato l’abbonamento richiesto e il gestore provvede a registrare sul portale l’utilizzo del buono, indicando l’importo effettivamente fruito dal beneficiario stesso.

Le domande saranno accettate in ordine cronologico fino all’esaurimento dell’importo stanziato/residuo.

Ricordiamo che se l’importo dell’abbonamento è superiore ai 60 euro oppure non se ne ha diritto, si può sempre ricorrere, in sede di dichiarazione dei redditi il prossimo anno, alla detrazione del 19% con un limite massimo di 250 euro. L’agevolazione riguarda sia le spese sostenute direttamente, sia per conto dei familiari fiscalmente a carico.