Diamanti da investimento: nuova vittoria per i risparmiatori, condannata la banca

Il Tribunale di Verona ha emesso una nuova sentenza a favore dei risparmiatori coinvolti nel caso dei diamanti da investimento. Con decisione del 7 febbraio 2025, un istituto di credito è stato condannato a risarcire un cliente, assistito dall’Avv. Federica Carpi, rigettando l’eccezione di prescrizione sollevata dalla banca

Il Tribunale di Verona ha emesso una nuova sentenza a favore dei risparmiatori coinvolti nel caso dei diamanti da investimento. Con decisione del 7 febbraio 2025, un istituto di credito è stato condannato a risarcire un cliente, assistito dall’Avv. Federica Carpi, rigettando l’eccezione di prescrizione sollevata dalla banca.

Ma cosa significa? La banca aveva sostenuto che fosse trascorso troppo tempo dall’acquisto dei diamanti per poter richiedere un risarcimento e che, quindi, il diritto fosse ormai prescritto, cioè non più esercitabile in giudizio. Il Tribunale ha invece chiarito che il danno è divenuto realmente percepibile soltanto dal 2017, anno in cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha reso noto al pubblico il carattere scorretto delle pratiche legate alla vendita dei diamanti.

Il caso

La vicenda risale al 2006, quando il risparmiatore aveva investito circa 25.000 euro in diamanti, proposti dai consulenti bancari come un’alternativa sicura e redditizia ai tradizionali strumenti finanziari. Per anni la banca aveva dissuaso l’investitore dal rivendere le pietre, prospettando rendimenti sempre positivi. Solo successivamente era emersa la realtà: il valore effettivo dei diamanti era molto inferiore al prezzo pagato.

Durante il processo, l’istituto aveva provato a dichiararsi estraneo alla compravendita, sostenendo di non avere strumenti per valutare la bontà dell’investimento. Una tesi respinta dal Giudice, che ha riconosciuto la responsabilità della banca e l’ha condannata a risarcire la differenza tra il prezzo corrisposto e il reale valore delle pietre.

Una sentenza che fa chiarezza

Questa decisione – spiega l’Avv. Caucchioli, consulente legale di Adiconsum Verona – è molto importante perché conferma come i risparmiatori possano far valere i propri diritti anche a distanza di anni dagli investimenti, quando il danno diventa effettivamente conoscibile”.

La sentenza del Tribunale di Verona si aggiunge ad altre pronunce favorevoli ai risparmiatori in tutta Italia e rappresenta un ulteriore passo avanti nella tutela di chi è rimasto coinvolto in una delle vicende di risparmio tradito più gravi degli ultimi anni.