Saldi invernali, al via da sabato 3 gennaio

Il periodo delle vendite di fine stagione invernale in Veneto inizia da sabato 3 gennaio (come nel resto d'Italia) e terminerà sabato 28 febbraio. Un momento molto atteso che anche quest’anno potrebbe essere sotto tono a causa del momento economico difficile attraversato da molte famiglie.

Iniziano i saldi in Veneto ma com'è la situazione economica generale? L'economia veneta mostra resilienza e crescita, posizionandosi come una delle locomotive d'Italia, con previsioni di un PIL in aumento (+1% nel 2025), trainata da consumi e investimenti, ma affronta sfide come una flessione dell'export verso alcuni mercati extra-UE (USA, Cina) e un calo dell'accesso al credito per le imprese. Settori chiave come metalmeccanica, agroalimentare e orafo tengono, mentre il turismo mostra una ripresa, seppur con incertezze legate alla situazione geopolitica. 

E le famiglie? Nel primo semestre del 2025 il reddito disponibile lordo a valori correnti delle famiglie consumatrici venete stimato dalla Banca d’Italia è aumentato del 2,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (3,0 nel complesso del Paese); il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto meno intensamente (0,5 per cento). Dopo essersi attestata su valori molto contenuti nella seconda parte del 2024, l’inflazione è infatti tornata a crescere nell’anno in corso. L’andamento dei consumi si è confermato molto debole. Alla fine di giugno 2025 i finanziamenti di banche e società finanziarie alle famiglie consumatrici venete hanno accelerato (3,3 per cento sui 12 mesi, dall’1,8 di dicembre 2024). Vi ha contribuito soprattutto l’incremento dei mutui per l’acquisto della casa (3,3 per cento) che costituiscono quasi i due terzi dell’ammontare complessivo dei crediti in essere. A giugno 2025 il credito al consumo è aumentato del 5,9 per cento su base annua. A tale dinamica del credito al consumo hanno contribuito maggiormente i prestiti personali e il credito finalizzato all’acquisto di autoveicoli.

Tutto questo lascia prevedere un periodo di saldo piuttosto difficoltoso. Per chi si addentrerà nella giungla delle offerte, vediamo quali sono i diritti dei consumatori.

A cosa fare attenzione quando si acquista in saldo?

Le vendite di fine stagione “riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo” art. 15 del D. Lgs. 114/98 (Decreto Bersani). Il medesimo articolo indica chiaramente che “lo sconto o il ribasso effettuato deve essere espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita che deve essere comunque esposto”. Questa indicazione ci permette di valutare al meglio la convenienza dell’acquisto. Ricordiamo inoltre che il prezzo e lo sconto indicato sono vincolanti, quindi se al momento di pagare uno dei due o entrambi sono differenti e a vostro svantaggio, pretendete il rispetto di quanto indicato sul cartellino. In caso di rifiuto rivolgetevi alla Polizia Municipale.

Inoltre la merce in saldo deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella a prezzo pieno.

I saldi hanno spesso percentuali di sconto allettanti, non fatevi abbagliare perché se pur scontato un prodotto o capo d’abbigliamento che non serve è come buttare soldi dalla finestra. Vi consigliamo, prima di buttarvi a capofitto negli acquisti, di compilare una lista di quello che realmente ci serve. Inoltre non bisogna fermarsi al primo negozio ma fare prima un giro esplorativo e poi andare a colpo sicuro.

Sarebbe sempre meglio provare i capi d’abbigliamento prima di precedere all’acquisto, tuttavia è bene sapere che questa possibilità non è obbligatoria per il commerciante, anche se è molto raro non venga concessa.

Attenzione perché la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è lasciata alla discrezionalità del negoziante. Questa regola non vale se il prodotto è danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questi due casi il negoziante ha l’obbligo di riparare o sostituire il capo e, nel caso ciò risulti impossibile, deve ridurre o restituire il prezzo pagato. Questo può avvenire solo se l’acquirente denuncia il difetto del capo entro due mesi dalla data della scoperta dello stesso.

Se invece il prodotto acquistato in saldo ha bisogno di modifiche e/o adattamenti sartoriali (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo accordo diverso. Comunque il negoziante deve avvisare preventivamente il consumatore.

Contrariamente a quanto viene a volte scritto o dichiarato la garanzia vale anche per i prodotti in saldo e la sua durata è quella usuale di due anni. Per questo motivo è meglio conservare lo scontrino e se di carta chimica che tende a scolorirsi con il passare del tempo, fare una copia cartacea o digitale.

Non è possibile limitare o impedire il pagamento dei prodotti in saldo se effettuato con carte di credito o bancomat, così come non può essere applicato un sovraprezzo. Ricordiamo che dal 30 giugno 2022 chi non accetta mezzi di pagamento elettronici è sanzionato con una multa di 30 euro più il 4% del valore dell’operazione rifiutata.

E nelle altre regioni, quando iniziano i saldi invernali?

  • Abruzzo: dal 3 gennaio al 3 marzo 2026;
  • Basilicata: dal 3 gennaio al 1° marzo 2026;
  • Calabria: dal 3 gennaio al 4 marzo 2026;
  • Campania: dal 3 gennaio al 3 marzo 2026;
  • Emilia-Romagna: dal 3 gennaio al 3 marzo 2026;
  • Friuli Venezia Giulia: dal 3 gennaio al 31 marzo 2026;
  • Lazio: dal 3 gennaio al 15 febbraio 2026;
  • Lombardia: dal 3 gennaio al 4 marzo 2026;
  • Liguria: dal 5 gennaio al 18 febbraio 2026;
  • Marche: dal 4 gennaio al 1° marzo 2026;
  • Molise: dal 4 gennaio al 4 marzo 2026;
  • Piemonte: dal 3 gennaio al 28 febbraio 2026;
  • Provincia autonoma di Bolzano: dall’8 gennaio al 5 febbraio 2026;
  • Provincia autonoma di Trento: dall’8 gennaio al 5 febbraio 2026;
  • Puglia: dal 4 gennaio al 28 febbraio 2026;
  • Sardegna: dal 4 gennaio al 4 marzo 2026;
  • Sicilia: dal 3 gennaio al 15 marzo 2026;
  • Toscana: dal 3 gennaio al 3 marzo 2026;
  • Umbria: dal 4 gennaio al 4 marzo 2026;
  • Valle d’Aosta: dal 2 gennaio al 31 marzo 2026.

Se ti imbatti in comportamenti scorretti, segnalacelo perchè ci servirà per monitorare l’applicazione della normativa e preparare azioni a tutela dei diritti del consumatore, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..